
Un sentiero verde di macchia
iridescente di macchia verde
mi si para davanti
come luminosa iridata promessa
come inchiodata promessa
sul muro frontale
come luminescente congiunzione apicale
tra la partenza e l’abbrivio
tra il primo muoversi
della piccola ora
e l’approdo tracciato su carta
perduto
intravisto, ancora e ancora perduto
infine raggiunto
quando non si credeva possibile
acciuffato
percosso, ammaliato
ingannato col canto
su cui piantare l’orma propria
e la medesima ombra
la sostanziale lunga frescura
di azzurro striata e blu cobalto
stanziale.
Non più codardia e falsi soli
non più solo percorsi d’altura
ma passi sicuri
gentile andante.
L’afrore d’estate
Kommentare