Rendimi puro
e avvolgerò il tuo capo e il collo
con monili di madreperle
e di stelle biancheggianti
di candide pecore a cirri mansuete brucanti
Rendimi forte
e sarò il pilastro saldo che non cede
Concedimi di espandere ombra
e devolverò le chiome verdi
e i rami distesi per coprire
per colmare d'azzurro i campi arsi e fulgenti
e questi uomini
fantocci e laboriosi
ottusi e savi
randagi eroi rari
atavici spergiuri
Se potrà lenire il dolore
mi strapperò il cuore dal petto
perché possa pompare sangue col tuo
Mi caverò dalle orbite gli occhi
per rendere lo sguardo
tenace e lungimirante
Ti donerò i miei muscoli e i miei tendini
insieme alle ossa
per rendere più saldo
il tuo appoggio e più certo il cammino
Ma se non mi amerai ancora
riprenderò le ossa con i muscoli e i tendini
il cuore e gli occhi
e come un Golem d'oro
e d'imperturbabile acciaio rinato
trionferò sugli abissi
sulle perdizioni senza riscatto
e dimenticherò il tuo nome
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