L’assorta visione del mondo
da un luogo privilegiato
apicale come cima e istmo estremo
L’osservazione esalta l’Essere
La nomenclatura del cosmo atterrisce
di passione fredda per le non finite sfere
che ruotano presso e lontane
come puntute algide schiere
come polveri e sciami
brancolano nell’aspra altezza
e ripiombano nell’abisso
di cui non vogliamo vedere l’inizio
e nel quale tutto rovina
e dal quale tutto, univoco, riemerge
come alla superficie sottile dell’increspatura lieve dell’acqua.
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